INTRO
Percorrendo la strada che da Brivio porta da Imbersago in posizione dominante sull’ Adda si affaccia la Chiesa di Arlate dedicata ai Santi Gottardo e Colombano, uno degli esempi più caratteristici del romanico lariano.
Descrizione generale
La chiesa costruita in pietra locale, la pietra “molera” della Brianza, presenta una facciata a capanna con lesene che rispecchiano la tripartizione interna ed un portale sormontato da monofore. All’interno è divisa in tre navate, quella centrale coperta da capriate lignee. Gli archi sono sorretti da pilastri in pietra viva.
Sulla semi cupola dell’abside centrale si può ammirare quel che resta di un affresco raffigurante il Cristo Pantocreatore, rappresentato come descritto nelle sacre scritture.
Il sito, un tempo parte di un monastero abitato da monache benedettine poste sotto la protezione del priorato di Pontida, è oggi inserito nell’itinerario lombardo dei siti cluniacensi e nel Cammino di San Colombano.
La chiesa dei Santi Gottardo e Colombano si trova nella frazione di Arlate sulla sommità di una collina che domina la valle dell’Adda
E’ costruita secondo lo stile romanico e con l’utilizzo di materiali del posto, la pietra “molera” della Brianza.
La chiesa ha tre navate absidate con facciata a capanna, strutture perimetrali in muratura di pietra a vista, pilastri a pianta quadrata in pietra, copertura della parte centrale con volte a crociera, prime due campate delle navate con copertura a capanna con capriate a vista. Torre campanaria a pianta quadrata con struttura in muratura intonacata soprastante la navata sinistra culminante con cella campanaria.
Posta alla fine di un’ampia e ripida scalinata si presenta con un semplice prospetto a capanna con finestre monofore collocate al di sopra di un elegante portone d’ingresso. La facciata fu rimaneggiata in diverse fasi e in particolare nel 1920 furono aggiunte le due finestre superiori, una cornice intorno al portale e una fascia decorativa sulla sommità.
La torre campanaria in muratura intonacata e a pianta quadrata, in posizione arretrata rispetto alla facciata, è impostata sulla navata sinistra.
L’interno appare spoglio e le superfici murarie sono prive di ornamentazione plastica, come consuetudine nelle chiese monastiche. Lo spazio dell’aula sacra è suddiviso da archi sostenuti da poderosi pilastri a base quadrata, in tre navate absidate ognuna delle quali accoglie un altare.
La cupola dell’abside centrale, probabilmente in origine tutta affrescata, conserva quanto rimasto di un dipinto raffigurante Cristo Pantocratore, datato al XIII secolo.
L’aspetto attuale della chiesa è dovuto al restauro condotto nel 1969 su progetto dell’architetto Banfi che si occupò della rimozione di murature non coerenti con la struttura originaria, del rifacimento del tetto e della pulitura di tutte le pareti.
Il sito un tempo parte di un monastero abitato da monache benedettine poste sotto la protezione del priorato di Pontida, è oggi inserito nell’itinerario lombardo dei siti cluniacensi e nel Cammino di San Colombano.
romanico lariano
La chiesa dedicata ai santi Gottardo e Colombano nella frazione di Arlate è uno degli esempi più caratteristici del romanico lariano. L’edificio era parte del monastero abitato da monache benedettine dipendenti dal priorato di Pontida.
Il luogo si trova sulla sommità di una collinetta, nella valle del fiume Adda, in un contesto paesaggistico e naturalistico notevole, risalente al X secolo. Dalla sua posizione strategica lo sguardo può spaziare lontano ed in particolare verso est, da dove provenivano i pericoli delle incursioni. La chiesa costruita in pietra locale – la pietra “molera” della Brianza – è posta alla fine di un’ampia e ripida scalinata con la facciata a capanna.
All’interno vi sono delle particolarità come il misterioso spostamento dell’abside rispetto all’asse della chiesa. La volta sopra l’altare presenta un grande affresco con la figura di Cristo Pantocratore seduto in trono e raffigurato come descritto nelle Sacre Scritture.
La chiesa di Arlate, dedicata ai santi Gottardo e Colombano, è un esempio di chiesa medievale ben conservata. L’edificio era parte del monastero abitato da monache benedettine dipendenti dal priorato di Pontida. Il sito è in cima alla collinetta nella valle dell’Adda ed è carico di aspetti storici.
Dalla sua posizione strategica lo sguardo può spaziare lontano ed in particolare verso est, da dove provenivano i pericoli delle incursioni. La chiesa è un gioiello dell’architettura del tempo, perché costruita secondo lo stile romanico e con l’utilizzo di materiali del posto: la pietra “molera” della Brianza.
All’interno della chiesa vi sono particolarità come il misterioso spostamento dell’abside rispetto all’asse della chiesa. La volta sopra l’altare presenta l’affresco con la figura di Cristo Pantocratore seduto in trono e raffigurato come descritto nelle Sacre Scritture.